Per la prima volta salgo sulle Torri Garibaldi, in questo inizio estate, che da calendario è ancora primavera, per esprimere la mia natura più profonda, quella che mi fa credere che forse, nella mia vita precedente, sono stato un funambolo.
Oppure Spiderman, privo di ragnatele, ma munito di macchina fotografica. I salti non li faccio da un grattacielo all’altro, bensì con gli occhi, che guizzano nel panorama cittadino. Non smetto mai di divertirmi.
Per caso, sulle Torri Marie Technimont un lunedì sera, quando nel primo pomeriggio un mezzo nubifragio ha flagellato la città, in questi giorni declinati in un’unica parola: ripresa. Attualmente i palazzi ospitano diversi uffici in affitto, aziende prestigiose dai nomi pieni di K, Libeskind, Kaspersky, forse perché da King Kong in poi la K è sinonimo di maestosità. Mi riferisco al film del 1976, nelle sale quando ero bambino e alla scena iconica del mostro sul tetto con una spaventata e splendida Jessica Lange stritolata nella sua manona.
Dalla terrazza posso ammirare i binari della Stazione Garibaldi, qui, in origine avevano sede proprio gli uffici delle Ferrovie dello Stato, prima della ristrutturazione che ha inglobato questi edifici nella moderna zona celebre e celebrata ovunque: Porta Nuova, dal fulcro di piazza Gae Aulenti a tutto ciò che gravita a corto raggio, nella perfezione urbana di architetti geniali.
Lo sguardo si estende fino a City Life, più distante, è una sorta di cugina dello shopping che ha saputo ridisegnare l’area della vecchia Fiera Campionaria, e fare maramao a al centro di Milano, perché un vero centro non esiste più e i punti di aggregazione e svago si sono moltiplicati.
Così, nonostante abbia ammirato questi angoli già molte volte in precedenza, riesco ancora a incantarmi, a trovare suggestioni inesplorate per i miei scatti, a gestire diversamente la luce e le altezze, a trasferire nelle mie opere la fusione tra la mia anima artistica e la grandezza della mia Milano, sempre cara, sempre innovativa, sempre autentica nel non tradirsi. Le immagini sono comunque inaspettate e rappresentano il palcoscenico perfetto per portare in scena lo stupore e rinnovare l’amore per Milano.[Best_Wordpress_Gallery id=”116″ gal_title=”Maire Tecnimont”]