21 Giugno 2021 Torre Velasca Overture

Per il solstizio 2021 Milano sceglie di indossare il vestito delle occasioni più scintillanti: un evento pazzesco consegna alla città la magia delle sere d’estate e saluta la Torre Velasca, prima che venga ingabbiata nelle impalcature.

Sono stato invitato come Press da Hines, l’investitore che si occuperà dell’intervento di restauro, nel massimo rispetto dello stile della Torre Velasca, così unico. Così sono qua, in questo pirotecnico progetto urbanistico, al 25° piano della Torre, felice e fortunato di assistere al concerto a cui prendono parte l’Orchestra e le Voci bianche del Teatro alla Scala, avvolto in quella luce che solo giugno possiede, bella da fare male, ancora di più ora, con lo sguardo in parte rivolto indietro, a quello che abbiamo dovuto affrontare nell’ultimo anno e mezzo. C’è incredulità della rinascita della mia città, così ferita e mai arresa.

Quattro i brani previsti, apprezzabili da chiunque: dai veri intenditori ma anche dai fotografi come me. Le note accarezzano la mia persona, si posano sulla mia macchina fotografica, e io cerco un modo per immortalare la musica, per restituire la struggente magia intatta e amplificata.

 

Alle 19 l’Accademia inizia a suonare e scopro che, cazzarola, Mozart e la fotografia hanno un sacco di cose in comune, come l’universalità dell’intento di dare sollievo ai cuori, di regalare incanto, di far gioire i sensi. Io, dall’intimo un po’ ruvido, fotografo orchestrali e orizzonti, mentre permetto alla mia anima di ammorbidirsi e fare le capriole,

Il Nabucco, splendidamente intonato dal coro, espande il Va’ pensiero nei cieli milanesi;

le nuvole melodiche raccontano la fusione perfetta delle emozioni vibranti di speranza e omaggiano la mia città con uno spettacolo di rara emozione. 

L’estate in fondo è un grande inganno, è il ricordo deformato delle infinite vacanze scolastiche, eppure ogni anno rinnoviamo lo stupore accogliendola e credendoci.

E questa sera più che mai. Ingraniamo la quinta marcia e partiamo, dimentichi di tutto, incontro al tramonto, all’estate, ai gelati, ai tavolini all’aperto che arredano il suolo, da qui minuscoli, eppure vivacissimi.

“Arrivederci, Torre Velasca!” Ti rivedremo nel 2023, rinnovata e fedele a te stessa e spero di tornare a celebrarti come meriti!

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