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Il Progetto

Milano, già sento le voci di chi, di solito senza conoscerla, si perde in parole di cemento e grigio, disprezzandola, inconsapevole che Milano è una bella donna che si scopre per pochi, e lo fa sempre e soltanto per amore. Se non la ami lei non si spoglierà dai pregiudizi, rimarrà muta e incolore ai tuoi occhi e tu, turista o cittadino, avrai perso. Perso un’occasione per essere felice.

La mia storia con Milano è fondamentalmente una storia d’amore corrisposto. Vive nelle altezze, salgo in cima a torri, scalinate e palazzi e guardo giù, in una dimensione nuova, inseparabile dalla mia Canon. Fotografo istanti della mia relazione con questa città incredibile, talmente in evoluzione che laddove un tempo c’era un Luna Park, oggi si trova uno dei quartieri più di tendenza del mondo; eppure, allo stesso tempo, scrigno di antiche chiese e dimore storiche fuse in una totale bellezza tra old e new in una giostra dalla quale non vorrei mai scendere.

Questo sito vi regala un biglietto per un altro giro, scegliete il cavallo e aggrappatevi all’asta, oppure immaginatevi in carrozza, io, al solito, preferisco librarmi più vicino al cielo, ma la meta è la stessa: Milano. Probabilmente come non l’avete mai vista.

Il mio progetto fotografico si chiama appunto Dear Milano, Cara Milano, ogni scatto che desidero condividere è un po’ una lettera che potrei scrivere alla mia città, perché tra innamorati non bisogna mai stancarsi di dirsi quanto ci si ama, né di stupirsi. Se amore è la prima parola, bellezza è la seconda, le altre, tutto sommato infinite, potrete aggiungerle voi, declinando la mia proposta secondo la vostra sensibilità, creando le vostre personali suggestioni. Io sarò la vostra guida, ma nel momento in cui mi capitasse di tornare in un certo luogo per una seconda volta, lo troverei inevitabilmente diverso, perché Milano è fatta di gente, gente che corre, che si ferma su un gradino a telefonare, e allora quel cappottino fucsia domani non ci sarà più e al suo posto magari ci sarà solo una pozzanghera dove specchiarsi, le foglia accartocciate di ippocastano e robinie, o chissà chi e la mia fotografia sarebbe inevitabilmente un’altra.

Di Milano prediligo la blue hour, quel momento crepuscolare che esalta la bellezza architettonica della città, delineandone i contorni in un colore che annuncia la fine del giorno incontro alla notte. L’incanto diventa magia e le stelle appaiono poco dopo. Un mood malinconico dopo il tramonto destinato a durare pochi istanti, molto potenti. La blue hour è il bacio tra la luce e l’oscurità.   Milano custodisce una narrazione perfetta per chi ha scelto di non essere banale.

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Ciao!©DearMilano.it! :)